COME HO IMPARATO A NON PREOCCUPARMI

In scena c’è solo un grande foglio di carta dove compaiono immagini e
video, fra cui un album di fotografie che Teodoro ha scattato in Russia
fra il 2004 e il 2009. Teodoro parte dal racconto dei 5 anni che ha vissuto
in Russia, documentandolo con delle immagini che ha scattato a Mosca.
Questo racconto viene arricchito dalla lettura di alcuni brani tra cui alcuni
sketch di Slava Komissarenko. Slava è uno stand up comedian bielorusso,
scappato a Mosca dalla repressione di Lukashenko e poi rifugiatosi a
Kiev dopo l’inizio della guerra in Ucraina, qualche ora prima che il KGB
venisse a cercarlo nel suo appartamento. Komissarenko fa stand up su
questi fatti, e la sua comicità grottesca parla di una tragedia reale. La
seconda parte parla di un giovane artista russo, che viene da un paese
di provincia poverissimo, dove in inverno fanno meno 40 gradi, dove
non c’è lavoro e “non c’è lo stato” (sono parole sue). Questo ragazzo è
riuscito a diventare un comico di successo. Nei suoi spettacoli si esprime
come un teppista di provincia, denuncia le condizioni dei villaggi come
quello in cui è nato, e prende in giro il presidente e il suo entourage. Sa
che potrebbe essere colpito molto duramente dalle forze governative
che reprimono la libertà di espressione, e rischia la vita ogni volta che
sale sul palco. La comicità permette di parlare di cose importanti ad
un pubblico molto vasto. A quanto pare i comici sono fra gli artisti più
coraggiosi che la Russia abbia visto negli ultimi anni.