RUN

coreografia Brahim Bouchelaghem
interpretazione Fouad Atzouza, Sacha Vangrevelynghe, Alhouseyni N’Diaye e Brahim Bouchelaghem
Attraverso la corsa, Brahim Bouchelaghem mette in prospettiva l’impulso, l’incontro e il volo. Per Brahim, la corsa è l’espressione di una percezione sensibile del corso della vita. Nasce da una serie di impulsi, alla base di ogni movimento, di ogni gesto, dove ogni pre-movimento, porta ad una modificazione della circolazione dell’energia, un coinvolgimento completo del corpo. Questi impulsi sono anche la base delle nostre scelte e delle nostre indicazioni. L’incontro nasce tra individui. Si creano punti di connessione e dispersione. I percorsi si intersecano o corrono paralleli.
Il tempo dell’incontro è definito dai momenti di condivisione tra gli esseri. Il tempo del volo sfida l’impotenza di fronte all’accelerazione del tempo. Di fronte al flusso continuo di informazioni e desideri della nostra contemporaneità, il tempo accelera e genera la corsa promuovendo il culto dell’urgenza e la necessità di risultati immediati. Il tempo che sta accelerando favorisce un ritmo frenetico che porta all’alienazione. Brahim desidera ridare significato alla contemplazione, dove le linee corrono sul paesaggio dei nostri ricordi, lasciando che la mente scorra attraverso la memoria.