Uno spettacolo intriso di sensualità, ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente. Uno stato di tensione, di trepidazione, attraversa lo spettacolo dall’inizio alla fine, e ci accompagna all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato. Non esiste oggi in Italia un altro autore che sappia descrivere, come Massimo Carlotto, i meccanismi attraverso cui una società civile si trasforma in un’arena dove il pubblico reclama lo spettacolo del “diverso” colpevole e del sangue che scorre. La signora del martedì ha rivelato il lato inedito di uno dei più grandi scrittori italiani. Carlotto qui è andato oltre il noir, non c’è più solo il lato oscuro e criminale della società: siamo tutti noi a essere interpellati.
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