OSSITOCINA

Ossitocina

SPETTACOLO VINCITORE CALL FOR ARTISTS "BEYOND ZETA - siete sicuri di conoscerci?" I edizione, 2025
Scritto e diretto da Elena Stauffer
Con Maria Anolfo e Francesco Providenti
Aiuto regia Yonas Aregay
Claudia e Flavio sono stati selezionati per partecipare ad uno studio clinico per lo sviluppo di una pillola che simula la sensazione dell’innamoramento. Mentre aspettano che lo studio inizi, diventa evidente che i due siano incompatibili ed è difficile che una pillola possa ribaltare le cose.
Ambientato nella Roma di oggi, Ossitocina esplora quanto pesa il contesto sociale sui nostri comportamenti, principi morali ed idee, ed esamina le contraddizioni che caratterizzano due degli stereotipi principali della gioventù romana.
Claudia, 28 anni, lavora nella logistica di una compagnia teatrale. Desidera autenticità e trasporto, sia nella sua vita privata che lavorativa, ma è spesso ostacolata dall’ipocrisia che la circonda e dalle sue stesse contraddizioni. Quest’ultime, insieme a una forte necessità di far parte del gruppo e rientrare nei canoni della società, sono ciò che la fa apparire come una radical chic.
Flavio, 23 anni, lavora al Todis, supermercato presente solo nel centro/sud Italia, e vive con un costante senso di rabbia e insoddisfazione nei confronti del mondo. Sogna di fare l’artista e di andare all’estero, ma si ritrova schiacciato da un ambiente che non riconosce il suo talento e si presenta anche come unica realtà possibile per i ragazzi come lui. Le sue frustrazioni si manifestano in un logorante disprezzo e intolleranza verso gli altri, sarcasmo tagliente, in un atteggiamento arrogante e ideali di estrema destra.
Lo spettacolo vuole essere una riflessione sulla natura umana, sul potere della comunicazione e sul rapporto di una generazione con l’identità e l’impegno politico: se è vero che siamo un prodotto del nostro ambiente, abbiamo gli strumenti per scegliere un percorso diverso da quello determinato dal nostro contesto sociale? L’istruzione e la cultura sono davvero sufficienti a ostacolare la narrativa d’odio perpetrata da alcuni movimenti politici? Quali e quanti dei nostri comportamenti sono influenzati dalle aspettative sociali e dalla voglia di fare gruppo? Il dialogo tra diversi serve a qualcosa oppure gli esseri umani sono fondamentalmente egoisti e xenofobi?


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EX CINEMA CAPITOL [SPKTEATRO]
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